Elezioni federali 2023

Con molto piacere vi presentiamo i nostri Candidati per le Elezioni federali 2023.

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Lista 17, no. 6 MARGUERITE NDIAYE BROGGINI

Nella tradizione dell’Africa dell’ovest (Senegal, Gambia, Mali, Niger, Burkina Faso, …) la tessitura è la metafora della vita. Ordito e Trama si
intrecciano per creare e raccontare una storia: quella dei nostri popoli.
Ordito e trama, due fili che scivolando, esprimono colore, materia, spessore. Ora ordito e trama non sono che la metafora del percorso di
ognuno di noi. Dei propri incontri, delle proprie passioni, tra successi e sconfitte, tra nascita e morte. È il percorso della propria formazione,
del proprio vissuto, delle proprie esperienze che unisce il “da dove vengo” al “da dove vado”. Passato e futuro; questi i fili dell’azione politica
che vorrei svolgere a Berna. Molti sono i temi che mi appassionano: formazione, migrazione, ricerca, difesa dei diritti (pensionistici
per esempio), controllo dell’esplosione dei costi che minano il nostro potere d’acquisto e la nostra capacità di investire nel futuro dei
nostri figli.
Ma tutto ciò per difendere l’oggetto smarrito della nostra società: il bene comune.

Mi chiamo Marguerite (Margot) Ndiaye Broggini, di origine senegalese, sono la settima di dieci figli. Nel mio percorso che mi ha portato dall’Africa,
alla Francia e poi in Svizzera, il mentore della mia integrazione è stato il filologo e storico Romano Broggini, che ha saputo nutrire, con passione e saggezza, il mio desiderio di capire la Svizzera in tutte le sue complessità culturali.
Per la mia campagna ho scelto lo slogan “Ticino-Berna, una distanza che unisce”, perché sono profondamente convinta che lo spazio che separa due punti sia l’occasione per unirli, valorizzando le peculiarità di tutti. Il viaggio che ci conduce da un punto all’altro (anche del pianeta) è l’occasione per comprendere, discutere e dibattere, sempre nella ricerca di soluzioni.
Ma se non vogliamo perdere la fiducia dei cittadini dobbiamo ispirarci alle parole di Sergio Marchionne: “risultati subito!”
Metto quindi a disposizione del Partito e dei cittadini, il mio percorso, la mia sensibilità, il mio entusiasmo, la mia energia e determinazione
per poter offrire a Berna una visione del Ticino da un’altra prospettiva.

Lista 27, no. 6 GIOVANNA PEDRONI

Giovanna Pedroni, ho 24 anni ed abito a Gnosca.

Ho studiato Scienze e Tecnologia della Salute presso il politecnico federale di Zurigo, dove ho ottenuto sia il Bachelor che il Master, specializzandomi in Salute Pubblica. Nel tempo libero pratico sport, scrivo, leggo e faccio passeggiate in montagna.

Sono una persona rigorosa, entusiasta ed energica. La Salute, l’Ambiente e l’Educazione sono al centro del mio impegno politico e tengo ad applicare tutte le nozioni scientifiche acquisiste durante i miei studi nella pratica della politica, poiché senza una sinergia tra scienza e politica è impossibile ottenere un miglioramento nella nostra società.

Per quanto riguarda la Salute, deve essere garantito un sistema sanitario accessibile a tutti. Al contempo, è essenziale investire nella prevenzione e nella promozione di uno stile di vita sano affinché ingenti costi possano essere risparmiati.

In relazione all'Ambiente, che è una questione centrale della nostra sopravvivenza, è necessario agire subito per preservare il nostro pianeta. Investire in energie rinnovabili, aumentare e migliorare le strategie di riciclaggio e adottare un’alimentazione sostenibile sono azioni essenziali per il futuro della terra.

Infine - ma certamente non da ultimo - deve essere sostenuta l'Educazione pubblica e privata, che costituisce la base per il nostro futuro. Investire nella gioventù è fondamentale per una società prospera e responsabile, poiché i giovani di oggi saranno gli adulti di domani.

Il Ticino è un piccolo Stato elvetico diverso dagli altri cantoni, sia geograficamente che culturalmente, che necessita una particolare attenzione e io mi impegnerò per questo. L’unione fa la forza: senza la vostra fiducia e la vostra collaborazione nulla può concretizzarsi, perciò: Oro vos faciatis: Andiamo a votare!

Lista 31, no. 3 NICOLA CANTAMESSI

Sono Nicola, ho 27 anni e da metà luglio ho cominciato a lavorare all’80% presso l’albergo Los Lorentes Residence di Berna. Da ottobre seguirò
un CAS in management dello sport al 20%. Nel resto del tempo sono arbitro di hockey e sono attivo in politica. Dopo la prima esperienza nelle
comunali del 2020, ho deciso di mettermi a disposizione per queste elezioni entrando in una delle due liste congiunte dei Giovani del Centro.
I temi che mi stanno a cuore sono soprattutto quelli che riguardano i giovani, che rappresentando il futuro del paese, le famiglie, le PMI (in
particolare del settore alberghiero e turistico che sono fondamentali per l’economia della Svizzera) e le associazioni del tempo libero.
Per questo sostengo le due iniziative a livello nazionale per una maggiore equità nelle pensioni e nelle tassazioni delle coppie sposate. Le coppie
non sposate ricevono attualmente fino al 200% di una pensione AVS con due pensioni AVS separate. Le coppie sposate, invece, ricevono al massimo il 150% dell’importo massimo. Le coppie sposate sono discriminate anche dal punto di vista fiscale, poiché i loro redditi vengono sommati ai fini fiscali.

Altre due iniziative che sostegno perché riguardano temi che mi stanno a cuore e che condivido sono l’iniziativa per il congedo parentale nazionale lanciata in agosto dal nostro partito e l’iniziativa per evitare la fuga di cervelli (lanciata in febbraio.
Intendo inoltre lavorare per migliorare la situazione attuale degli studenti universitari ticinesi, che recandosi oltre Gottardo per studiare sono confrontati con un servizio sempre più problematico delle FFS e in rincaro ancora più esponenziale degli affitti nelle città universitarie.

Infine ritengo importante un maggiore sostegno (finanziario e infrastrutturale) da parte dello Stato alle associazioni sportive e culturali amatoriali, che non solo contribuiscono alla crescita sociale e fisica dei giovani, ma permettono agli adulti un maggiore equilibrio fra lavoro e vita
privata.

Lista 11, no. 2 CLAUDIO CATTORI

Le valli del Ticino hanno bisogno di soluzioni pragmatiche e concrete per continuare a essere zone dinamiche e a misura di uomo.
Da agricoltore e persona vicina alla natura e alla montagna, sono sempre stato attento alle esigenze delle regioni periferiche. Mi candido con il
neonato Movimento delle Valli Ticino col desiderio di portare a Berna la voce delle zone alpine.
L’intento della nostra lista apartitica è tornare a un federalismo concreto, in grado di responsabilizzare ogni singola regione, valorizzando tratti
comuni e peculiarità di ciascuna. E quali zone hanno bisogno di centralità, autonomia e riconoscimento delle proprie caratteristiche distintive
meglio di quelle di montagna?
Non si tratta di fare rivoluzioni ma semplicemente di far capire che la nostra architettura istituzionale mostra segni di inefficienza e genera insofferenza e insoddisfazione nella popolazione, e questo si riflette nella sempre più marcata sfiducia nella politica.
Visto che siamo comunque alleati del Centro l’obiettivo è di concorrere alla riconferma dei due uscenti e alla riconquista del seggio agli Stati.

I Centristi sono infatti depositari di quella cultura politica che fa del federalismo, della sussidiarietà e del rispetto della autonomie locali dei
concetti fondanti su cui agire per il conseguire bene comune.
Le regioni periferiche possiedono risorse storiche, culturali, naturalistiche, antropiche ed enogastronomiche tenute vive dalla tenacia orgogliosa
delle loro popolazioni. Vivono i problemi che si riscontrano anche nelle città, dai premi di cassa malati alla questione energetica, dalla neutralità
responsabile ai rapporti con l’Europa, dai mutamenti del clima alla perequazione intercantonale.
Ne hanno altri peculiari come la questione dei grandi predatori, lo sviluppo troppo centripeto, la perdita di posti di lavoro che ne deriva, l’assenza
di una rete capillare di trasporti e servizi.
Necessitano quindi di una politica attenta alla loro situazione, con interventi pratici e immediati, oltre che di un federalismo che torni a essere
quello di un tempo.
Grazie per la vostra fiducia e il vostro voto, per le nostre valli!